Ricetta del Pesto alla Genovese.
Genovesi di tutto il mondo… ribellatevi! Questo pesto non è fatto al mortaio e ciò è un vero affronto alla tradizione culinaria ligure. Di sicuro non ho il diritto di chiamarlo “…alla genovese” e forse non si può chiamare neanche “Pesto”.
Spero di aver così anticipato tutti i commenti indignati di chi detiene fra le pagine di un libercolo tutto sgualcito la vera ricetta del pesto alla genovese. Quella che usa solo foglie di basilico colte all’alba gocciolanti della rugiada del mattino. Quella che usa solo il pesto di ceramica marmorizzata forgiato nel convento di clausura nel 1818. Quella che usa solo la prima scelta dei pinoli di Pisa e l’olio (ma che lo dico a fà) ligure. A tutti costoro suggerisco vivamente di non leggere questa ricetta (voglio allargarmi: credo che tutto il blog non faccia per voi!) e soprattutto di non cercare di condividere la propria indignazione lasciando un commento: i commenti sono moderati e solo io decido quali pubblicare e quali no. Evviva la Democrazia.
Per tutti gli altri, persone intelligenti che vivono nel 21esimo secolo suggerisco l’uso del frullatore.
Lo so… tutto il mondo fa il pesto alla genovese con frullatore ma nessuno lo ammette. Frullatoristi anonimi questo è il posto che fa per voi: confessate il vostro peccato ma soprattutto ditemi se sentite veramente la differenza con il pesto alla genovese pestato al mortaio. IO NO. L’ho preparato in entrambi i modi e per me non c’è nessuna differenza: basta usare il frullatore con intelligenza, basta non frullare troppo. E poi: usare un parmigiano a bassa stagionatura – che quando si frulla rimangono delle briciole.
La ricetta del pesto alla genovese è scritta sulla foto, quindi dico solo come ho proceduto.
Tempo di preparazione: 30 minuti
Ho frullato il pecorino e il parmigiano (attenzione: ho detto ho frullato e non ho detto ho grattato. Quindi lasciate la grattugia nel cassetto) e ho messo da parte. Ho spellato l’aglio, l’ho tagliato a metà e gli ho tolto l’anima, quindi l’ho frullato insieme ai pinoli e ho messo da parte. Ho lavato le foglie di basilico e le ho asciugate con cura, poi le ho frullate aggiungendo dell’olio extravergine. Ho unito tutti gli ingredienti e ho aggiunto tutto l’olio necessario.
Lavorando bene con il frullatore si mantengono dei pezzettini di pinoli e parmigiano che danno al pesto la consistenza “rustica” che fa la differenza. Bisogna fare attenzione anche a non frullare troppo il basilico altrimenti diventa una poltiglia scaldata dalle lame del frullatore perdendo molto del suo “fascino”.
Assaggiare e aggiustare di sale…
P.S.: con queste quantità posso invitare 8 – 10 persone per una pasta col pesto (e sfidarli a capire se ho usato il mortaio o no).
Ricetta Pesto alla Genovese
Pesto alla Genovese
Ingredients
- 100 g foglie di basilico asciutte
- 1 spicchio d'aglio senz’anima
- 60 g pecorino romano
- 140 g parmigiano reggiano
- 30 g pinoli
- olio
Instructions
- Ho frullato il pecorino e il parmigiano (attenzione: ho detto ho frullato e non ho detto ho grattato. Quindi lasciate la grattugia nel cassetto) e ho messo da parte.
- Ho spellato l'aglio, l'ho tagliato a metà e gli ho tolto l'anima, quindi l'ho frullato insieme ai pinoli e ho messo da parte.
- Ho lavato le foglie di basilico e le ho asciugate con cura, poi le ho frullate aggiungendo dell'olio extravergine.
- Ho unito tutti gli ingredienti e ho aggiunto tutto l'olio necessario.
- Assaggiare e aggiustare di sale...
Notes
P.S.: con queste quantità posso invitare 8 - 10 persone per una pasta col pesto (e sfidarli a capire se ho usato il mortaio o no).
Consulenze e Mentoring

Se la ricetta non ti basta, e vuoi approfondire e capire come migliorare… posso aiutarti con il servizio di consulenze-mentoring. Io e te in videoconferenza. Prova a vedere se può interessarti (clic)